Dion Fortune nacque come Violet Mary Firth a Llandudno (Galles) nel 1890 da una famiglia di albergatori. Alcuni suoi biografi narrano che già a quattro anni avesse visioni di Atlantide che la indirizzarono più tardi verso la magia, ritenendosi la reincarnazione di una grande sacerdotessa del tempio. Durante l’adolescenza, la sua famiglia si trasferì a Londra dove iniziò un percorso di conoscenza attraverso la Christian Science (alla quale aveva aderito la madre), la psicologia freudiana, le società teosofiche, l’ordine cabalistico della Golden Dawn, il tutto condito dagli studi occulti con il professore anglo-irlandese T.W.C. Moriarty. Fu proprio quest’ultimo che la salvò dagli influssi nefasti e protratti negli anni di attacchi psichici, subiti durante la sua permanenza in collegio, e che lei prese a modello per il Dr. Taverner, personaggio principale di uno dei suoi romanzi più famosi, "The Secrets of Dr. Taverner".
Il tema di questo libro è comune a quello di altri suoi romanzi, quali ad esempio "Il Dio dal piede caprino", dove una persona caduta in disgrazia con il mondo, per insuccessi personali, azioni di nemici o motivi di salute, e vicina al crollo psicologico viene salvata da una sacerdotessa potente, o da un mago, e reintegrata socialmente e psichicamente.
Dion Fortune fu forse la prima scrittrice di magia cerimoniale e di ermetismo che attinse a piene mani alle opere di Freud e più tardi di Jung. Dopo la morte di Moriarty, diresse la "Christian Mystic Lodge" della Società Teosofica. Nel 1926, sposò Thomas Penry Evans, un dottore gallese che lavorava a Londra, detto Merlino dagli amici per i suoi interessi magici. Il loro rapporto si basò sulle attività magiche comuni incentrate sulla zona di Glastonbury, vicino a Stonehenge, piuttosto che su un’autentica relazione di coppia.
Quando nel 1939 Evans la lasciò per un’altra donna, Dion Fortune tenne comunque aperto sia il centro di Londra che quello di Glastonbury che aveva fondato per il loro gruppo, "The Fraternity of the Inner Light". Morì di leucemia a Londra nel 1946. La sua appartenenza alla Golden Dawn durò dal 1919 al 1922 circa e terminò dopo ripetute liti su divergenze rituali ed altro con Moina Mathers, la moglie del fondatore defunto S. L. MacGregor Mathers. Nel creare la Fraternity of the Inner Light, Dion Fortune volle dare un’impronta del tutto personale al suo gruppo basandosi proprio su quelli che riteneva fossero gli errori della Golden Dawn, tra i quali elencava anche l’organizzazione gerarchica tipica anche agli ordini massonici e alle società teosofiche. Inoltre, desiderò porre l’accento su una tradizione occidentale basata su temi esoterici e magici che esaltassero il principio femminile.
Durante l’inverno del 1923/24 in uno dei suoi soggiorni a Glastonbury, l’autrice stabilì che la porta al mondo dell’oltretomba celtico si trovasse sotto la torre di Glastonbury, la mitica Tor, e ne fece luogo dei suoi culti, oltre che l’argomento di uno dei suoi libri su Avalon. A quel luogo dedicò il suo testamento spirituale. Le sue opere si dividono principalmente in romanzi e prosa seria, come l’autrice definiva i suoi saggi. La prosa seria contiene alcuni capolavori, il cui principale è quello relativo alla "Cabala Mistica", seguito da libri di occultismo pratico. il suo famoso saggio "Magia applicata" che approfondisce temi relativi ai piani invisibili dell’esistenza, per entrare in armonia con le grandi Forze Cosmiche.