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Schlick Moritz
Forma e Contenuto
Introduzione di Paolo Parrini
Bollati Boringhieri
Pag. 182 Formato: 13 x 19 cm. Anno: 2008 ISBN: 978-88-339-1901-0
€. 12.00 €. 11.40 (-5%)
Moritz Schlick è il filosofo e fisico tedesco che, a partire dal 1925, organizzò il cosiddetto «Circolo di Vienna» frequentato dai maggiori esponenti del movimento neopositivistico. Il saggio Forma e contenuto riprende una serie di lezioni tenute da Schlick a Londra nel 1932, e può essere considerato la più organica esposizione della teoria della conoscenza elaborata dal filosofo in quegli anni.È un testo assai elegante e chiaro che pone l’accento fin dal titolo su una distinzione tipica della filosofia neopositivistica: Schlick sostiene la tesi della radicale inconoscibilità e inesprimibilità del contenuto intuitivamente esperibile e dell’impossibilità di cogliere la natura qualitativa delle cose. L’unica conoscenza effettivamente possibile è quella relativa ai rapporti strutturali tra i fenomeni offertaci dal sapere scientifico. Il libro è completato da due brevi scritti, di respiro più schiettamente speculativo, che danno conto di due aspetti molto importanti dell’empirismo logico: il primo, della polemica con l’interpretazione neokantiana e cassireriana della teoria della relatività; il secondo, della critica alla concezione husserliana e fenomenologica dell’apriori materiale e al bergsonismo. L’introduzione di Paolo Parrini dà il giusto rilievo al pensiero di Schlick discutendone i rapporti con l’opera di altri rappresentanti del Circolo di Vienna nella prima fase del neopositivismo.
Moritz Schlick nasce a Berlino nel 1882. Studia fisica frequentando corsi a Losanna e a Heidelberg laureandosi in seguito a Berlino con Max Planck; coltiva interessi per i problemi morali ed estetici, sebbene la sua ricerca si sviluppi soprattutto verso l’analisi epistemologica delle nuove teorie scientifiche del tempo. Conduce studi sul tema della gnoseologia filosofica nel suo rapporto con la scienza e in particolare con la relatività di Albert Einstein, studi che verranno apprezzati negli anni della prima guerra mondiale dallo stesso creatore della teoria relativista. Insegna fisica all’Università di Kiel e dal 1922 filosofia delle scienze induttive a Vienna succedendo al grande fisico Ernst Mach. Proprio a Vienna si formerà quel gruppo di studiosi e ricercatori che darà inizio al Circolo di Vienna. Per il Circolo pubblica saggi e articoli a sostegno delle tesi originarie dell’empirismo logico e del principio di verificazione. Muore nel 1936 sulla scalinata dell’Università di Vienna, ucciso da uno studente nazista esaltato dal regime come colui che aveva tolto di mezzo una «filosofia viziosa». Tra le opere ricordiamo: Saggezza di vita. Ricerca di una dottrina di felicità (1908), L’essenza della verità nella logica moderna (1910), Spazio e tempo nella fisica (1917), Teoria generale della conoscenza (1918), Esperire, conoscere, metafisica (1926), Discorsi di etica (1930), Legge e probabilità (1935). Postumi sono stati pubblicati: Filosofia della natura, Natura e cultura, Aforismi
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