Philip Glass
Philip Glass (Baltimora, 31 gennaio 1937) è un compositore statunitense solitamente considerato tra i capofila del minimalismo musicale con Steve Reich, La Monte Young, Terry Riley, John Adams. Esaurito il periodo di massima produzione minimalista, contrariamente agli autori succitati, a parte forse Adams, si è progressivamente emancipato, scegliendo uno stile di più facile fruizione, postminimalista, meno rigoroso, e spesso volto verso la tradizione sinfonica americana.
Dagli anni ottanta ha preferito prendere le distanze dal termine, mantenendo nel suo stile una forma iterativa, ma ampliando al massimo le possibilità espressive offerte dalla tonalità, e accogliendo sempre più suggestioni dalle culture musicali extraeuropee, interesse del resto già manifestato all'inizio della carriera collaborando con il musicista indiano e compositore Ravi Shankar.Tra le sue opere compaiono numerosi componimenti musicali di vario tipo, con una certa predilezione per le forme sceniche (teatro, danza, performance) e le colonne sonore di diversi film e documentari. Celebre, in quest'ultima categoria, la serie di film realizzati da Godfrey Reggio a cavallo tra il 1983 e il 2003 e basati su profezie degli indiani Hopi, nota come "Trilogia Qatsi":
Ha collaborato con vari artisti della scena ambient (tra cui Brian Eno) e pop-rock (tra cui David Bowie, di cui ha adottato i temi di "Heroes" per comporre l'omonima sinfonia). Da bambino studia il flauto presso il Peabody Conservatory of Music e a 16 anni si iscrive alla University of Chicago, dove studia matematica e filosofia. Frequenta successivamente la Juilliard School dove si dedica principalmente alle tastiere; tra i suoi insegnanti di composizione figurano Vincent Persichetti e William Bergsma. Nell'estate del 1960 studia con Darius Milhaud e compone un concerto per violino per una compagna di studi, Dorothy Pixley-Rothschild.
A Parigi studia composizione con Nadia Boulanger dal 1963 al 1965, analizzando gli spartiti di Johann Sebastian Bach ("Il clavicembalo ben temperato"), Wolfgang Amadeus Mozart (i concerti per pianoforte) e Beethoven. Dopo aver lavorato in Francia con Ravi Shankar alla colonna sonora del film Chappaqua, Glass nel 1966 viaggia attraverso il nord dell'India, dove entra in contatto con la comunità dei rifugiati tibetani. Diventa buddhista e incontra il quattordicesimo Dalai Lama, Tenzin Gyatso, nel 1972.
Dal lavoro con Ravi Shankar e dalla percezione delle proprietà ipnotiche dei ritmi indiani nasce lo stile compositivo di Philip Glass. Tornato a casa, rinnega i suoi lavori precedenti, scritti con uno stile moderatamente moderno simile a quello di Darius Milhaud, Aaron Copland e Samuel Barber, e inizia a comporre pezzi austeri basati su ritmi compulsivi. Tra questi primi lavori di taglio minimalista figurano le musiche per una commedia di Samuel Beckett (Comédie, 1963) ed un quartetto d'archi (No.1, 1966).
Ricevendo poca attenzione dagli esecutori e dagli spazi di esecuzione tradizionali, Glass forma un gruppo nei tardi anni sessanta a New York con i suoi ex compagni di studi, tra cui Steve Reich e Jon Gibson, iniziando ad esibirsi all'interno delle gallerie d'arte. Queste gallerie rappresentavano l'effettivo punto di contatto tra il minimalismo musicale ed il minimalismo nelle arti visive - oltre alle amicizie personali tra gli artisti che, avendo interessi artistici simili, supportavano l'attività musicale di Glass e Reich e spesso preparavano i poster per i loro concerti.
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