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Rinascimento e magia
Noto è ormai il fatto che magia e scienza, astrazioni matematiche e speculazioni cabalistiche, coesistevano all'interno del Rinascimento: la "Caccia alle Streghe" e il rogo di Giordano Bruno, la Demonologia di Bodin e la "medicina popolare" di Paracelso, si apprestano a far parte degli enigmi alla moda, delle pubbliche aritmie della Storia. In questo saggio, informato e avvincente, J.S. Mebane ci introduce in una nuova prospettiva, quella della necessità del paradosso, spiegandoci, attraverso testi che sono alla base della nostra cultura, la prolifica ineluttabilità dell'aporia e la tormentata esistenza di uomini che, costretti ad esili e smentite, permisero il faticoso affrancamento della filosofia occidentale dai possenti idoli e dèi che la dominavano. Magia e perdizione nel Faust di Marlowe, magia e amore nella Tempesta di Shakespeare, magia e scienza nell'Alchimista di Jonson, ci porgono, sotto l'abile e cólta lente di Mebane, la fascinosa testimonianza di una lotta che, forse, ancor oggi combattiamo.
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