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La fisiologia del mito
Per definire il concetto di "Mito", la maggiore difficoltà sta nel punto di contatto tra mito ee religione. Mito non è propriamente religione, ma in origine mito e religione erano identici e mano a mano che il pensiero logico si organizzava, scopriva le proprie categorie già preformate nelle rappresentazioni mitiche. Tra il passato mitico e il presente razionale si compie una specie di comunione e di continuità. È l'idea di fondo che fa dell'opera di Untersteiner il più grande classico dei moderni studi di mitologia. Dunque il mito è un linguaggio, un mezzo espressivo, non qualcosa di arbitrario: per questo concetto - lo si trova nei "Dialoghi con Leucò" - Pavese dovette dichiararsi debitore della "Fisiologia del mito"; opera che nel 1946 Kerényi salutò come un « documento della concordanza dei nostri metodi di ricerca». Pochi studi penetrano così a fondo nell'essenza della religiosità greca e delle sue remote origini mediterranee. Untersteiner ricostruisce questa linea evolutiva «dal mito al lògos» storicizzando il mito, mostrando come le stesse divinità fossero via via reinterpretate, rivissute con spirito ogni volta nuovo; e come sia da rifiutare ogni concezione statica che veda la mitologia come anticamera della religione.
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