
In questo Argomento
- Esoterismo
- Alchimia
- Angeli
- Antroposofia
- Archeologia misteriosa
- Astrologia
- Cabala
- Carte e oracoli
- Channeling
- Divinazione
- Ermetismo
- Esoterismo
- Fate Elfi e Gnomi
- Magia
- Martinismo
- Massoneria
- Medianità
- Misticismo
- Miti e Simboli
- New age
- Numerologia
- Parapsicologia
- Pranoterapia
- Radiestesia
- Reincarnazione
- René Guénon
- Ricerca spirituale
- Romanzi Esoterici
- Rosacroce
- Sciamanesimo
- Tarocchi
- Templari e Graal
- Teosofia
- Wicca
L'epopea di Gilgames
Con Gilgameš, almeno millecinquecento anni prima di Omero, si manifesta la figura dell’eroe nella letteratura, una volta per sempre. Campeggiante fra cielo e terra, confitto in una macchina cosmica che appunto in Mesopotamia venne perfezionata, è il primo personaggio, la prima voce di singolo che ci parla. Per due terzi divino, per un terzo umano, Gilgameš re di Uruk vuole ciò che vorranno tutti gli eroi: vincere il mostro. Ma l’eroe evoca naturalmente un doppio, un rivale che diventerà il compagno per eccellenza: e allora appare Enkidu, l’uomo che lascia la vita selvaggia per seguire l’eroe e trovare la morte. I mostri che i due amici avevano ucciso insieme non erano dunque i soli, né i più forti. Dietro di essi, si propone un’altra sfida: la morte...
Lo trovi in: