
Katha Upanisad
l'alchimia della vita
Nel settembre 1995, Vimala Thakar decise di condividere con un gruppo di insegnanti yoga europei un’interpretazione alquanto desueta di questa Upanishad. In una cittadina dell’Himalaya questa saggia dell’era moderna ha cantato con gioia i dialoghi della Katha Upanishad rivolgendosi ai coloro nei cui cuori arde il fuoco della ricerca. Il contenuto dell’Upanishad è noto (il lungo dialogo avvenuto negli inferi tra Yama, il dio della morte, e il fanciullo Nachiketas, giunto nel regno dei morti per riscattare il padre che aveva donato in beneficenza le sue vacche più smunte e prive di latte), ma ella, con la sua interpretazione, pone l’accento sulla verità al di là di tempo e spazio. Tralasciando le implicazioni teologiche e mistiche, Vimala enfatizza l’essenza non-dualistica e olistica dell’Upanishad. Il sentiero tracciato non è unico, ma riguarda la conoscenza, la devozione e l’azione, i dialoghi presentano il sentiero universale dell’amore attraverso le parole che nascono dalla meditazione
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