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Il Tempio nell'Uomo
Schwaller de Lubicz Schwaller de Lubicz R.A.
L’opera, scritta dopo una decina d’anni di indagini condotte sul tempio di Luxor e pubblicata per la prima volta nel 1949, presenta un esempio lampante e indiscutibile di leggi simboliche applicate all’architettura di uno dei più celebri santuari dell’Egitto faraonico. Fondato su rilevazioni di una precisione e minuzia mai raggiunte prima della ricerca archeologica, il testo di R.A. Schwaller de Lubicz analizza gli ampliamenti successivi del tempio di Luxor mettendoli in rapporto con le differenti parti ed età dell’uomo. Come la pianta delle cattedrali gotiche rappresenta il simbolo della croce, o la pianta della basilica di S. Pietro una chiave, così la figura sdraiata di Osiride rinascente si colloca molto bene sulla pianta del tempio di Luxor: i portali stanno al posto dei piedi, i due colossi del colonnato di Amon – che rappresenterebbero le cosce – al posto delle ginocchia, il peristilio sarebbe il ventre, l’entrata ipostila il petto e, infine, la testa si collocherebbe nel santuario coperto.
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