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Il coraggio di essere stupidi
nuovi modelli di leadership
Partendo da una riflessione sull’attuale crisi, l’autrice mette in luce come menti brillanti e preparate a dominare situazioni complesse siano state incapaci di reagire in maniera efficace, e propone di rivedere i concetti di “stupidità” e “intelligenza”. Se per “stupido” non ci si limita al significato opposto di “intelligente”, per considerarlo invece un concetto complementare e addirittura geniale e innovativo, allora si può forse dare un senso nuovo alla situazione attuale. Per costruire le future organizzazioni occorreranno nuove competenze, nuove caratteristiche manageriali e di leadership. Possiamo ritenere anche la “stupidità” una risorsa preziosa? E che cos’è il coraggio se non la dote che consente di superare logiche e modelli dimostratisi del tutto superati e, quindi, inadeguati? È a queste domande che il libro cerca fornire risposte presentando ipotesi di lavoro volte a immaginare un mondo diverso (nei suoi fondamenti e nella sua etica) rispetto a quello “intelligente” esploso nel delirio autodistruttivo che stiamo ancora vivendo
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