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Helena Petrovna Blavatsky e la società teosofica
Un libro che si legge come un romanzo, che delinea lo sviluppo della Società Teosofica tramite la figura affascinante di H.P. Blavatsky. Helena Petrovna Blavatsky (1831-1891), fondatrice della Società Teosofica, è stato un personaggio affascinante e avventuroso come pochi altri. Di nobile famiglia russa, dotata di poteri psichici straordinari, giovanissima si spinse sola in regioni impervie e lontane (India, Tibet e montagne dell’Himalaya) dove venne in contatto con misteriosi “Maestri”, uomini di grande evoluzione dai quali ricevette l’insegnamento iniziatico che ella successivamente codificò nei principi di base della teosofia. Primi fra tutti, i concetti di fratellanza universale, reincarnazione e karma, evoluzione attraverso le esperienze di vita. Grande merito di H.P. Blavatsky e dei suoi successori è avere scoperto per l’Occidente (e in gran parte anche per l’Oriente, come riconobbe lo stesso Gandhi) la grande tradizione filosofico-religiosa indiana, da tempo caduta nell’oblio, di aver operato a favore dello sviluppo sociale e culturale indiano, di aver promosso il risveglio spirituale in un’epoca improntata al materialismo.
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